venerdì 25 marzo 2022

Percorso poetico

Nelle prime composizioni prevale la forma della favola arguta e del motto di spirito (si vedano le raccolte “Da le fosse a le casette” del 1978 e “Fregnacce”, del 1979), tipici di molta produzione in vernacolo. Con il passare degli anni, anche grazie all’incontro con il caro amico Piero Temperini, che lo incoraggerà, visto il talento, a cimentarsi nella composizione di versi di maggiore profondità e ispirazione, la produzione poetica raggiunge a poco a poco la maturità artistica approdando alla vera lirica del sentimento (si vedano ad esempio le opere "Nó' ccennéte la luce"del 1998 e "Li scherzi de l'età"del 2007). Con le prime raccolte di poesie pubblicate a proprie spese e diffuse soprattutto nella sua città, il poeta ottenne un buon successo a Macerata e provincia.

Il riconoscimento da parte della critica e di un più vasto pubblico avvenne qualche anno più tardi, grazie alla partecipazione ai premi letterari, dove più volte si collocò ai primi posti.

  

 

 

 

 Articolo de "Il Resto del Carlino"

Importante è stato anche l’incontro con l’amico maceratese Roberto Cherubini, innamorato della sua città e delle sue tradizioni. Roberto ha infatti creato molti “prodotti” artistici e culturali (visionabili nel sito Maceratando), ispirati alla tradizione e alla cultura di Macerata, coinvolgendo il poeta nell’ideazione delle creazioni artistiche (come i calendari storici), e utilizzando direttamente i suoi versi nei libri fotografici. Ha inoltre pubblicato in rete molti video in cui il poeta declama le sue poesie. In tal modo ha contribuito in modo molto incisivo a diffondere la produzione artistica di De Angelis.

Nel 1999 la Casalini Libri di Fiesole richiese tre copie della raccolta "Quanno non ciàgghjo voja de fà cósa", dopo averne preso visione presso la Biblioteca Egidiana di Tolentino, per inviarne ciascuna alla Mc Gill University Library, Québec, Canada, alla Universitat und Landesbibliothhek, Halle, Germania e alla Harvard College Library, Massachussets, Usa. Sempre nel 1999, il 16 dicembre, la casa editrice invia la raccolta No' ccennete la luce alla University of Illinois (Urbana Champaign Library di Urbana). Ciò prova la notorietà raggiunta dalle opere del poeta.
Da sottolineare anche, ai fini della diffusione delle sue liriche fuori dei confini nazionali, l’incontro con la ricercatrice Tania Paciaroni, dell’Università di Zurigo e il dott. Agostino Regnicoli, dell’Università di Macerata, che gli hanno dato l’opportunità di far conoscere la sua produzione poetica negli ambienti accademici. Infatti nel febbraio 2010 la poesia “Lu dialettu”, venne tradotta in inglese dalla dott.ssa Paciaroni e dal dott. Regnicoli, per la presentazione della stessa presso la School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra, al fine di far comprendere il dialetto maceratese agli anglofoni presenti. Inoltre, nel novembre 2013, il poeta fu incaricato (su intermediazione della dott.ssa Paciaroni) dalla University of Manchester School of Arts, Languages and Cultures, di tradurre in dialetto maceratese la fiaba “Il soldato di stagno”, per essere inserita nell’audiolibro “I dialetti d’Italia: fiabe, favole e racconti”, a cura di Delia Bently, Francesco Maria Cicante e Silvio Cruschina. Due delle liriche del poeta, “Lu paese mia” e “La candina svuta”, sono state musicate dal maestro Osman Pugnaloni e cantate dal tenore Claudio del Papa. Nella forma di canzoni, grazie alla pubblicazione sul canale Youtube, ad opera di Roberto Cherubini e all'incisione su cd, hanno raggiunto così molti maceratesi emigrati all’estero, che hanno potuto rivivere, tramite i versi di De Angelis, i ricordi e le atmosfere della loro città natale, evocati dalla lingua dell’infanzia.
Nel 2015 La Camera di Commercio della provincia di Macerata ha patrocinato la pubblicazione dell'opera "Arte e mestieri, Rime in dialetto maceratese", una riedizione della raccolta pubblicata nel 1985 come omaggio, attraverso i versi del poeta, all'operosità e al lavoro dei marchigiani.
Nel febbraio del 2020 il cantautore Enzo Sartori ha musicato tre poesie del poeta, La candina svuta,
Je pare angora, No' ccennete la luce, includendole in un cd di dieci canzoni, intitolato "Quaranta perle".